Interrati alcuni nomi, come fossero bulbi
posso riposare ora.
Ho l’identità di un fiore oggi
sono leggera ho la corolla bianca
il corpo-foglia che reagisce appena appena.
Nel cuore la mappa delle radici resiste
ricorda il vento alle spalle che spingeva
un dire nebbioso a perdersi
verso la campagna.
Io vicina allo zero, mi rinnovo
sotto l’ultima neve.
Nel quaderno verde maturano appunti
ricordati la Tari, il dottore
il bucato, il settecentotrenta.
Fuori c’è luce tra le nubi
ma dentro, solo pigrizia e canta supremazia.
Accendo il fuoco, bolle qualcosa
nel tumulto d’acqua
si mischiano carne e aromi
con un rumore di fuga
si dissolvono
giorni, notti, illusioni.
Qualcuno gratta alla porta
forse è il cane.
E di nuovo è primavera.
Entra o esce?
14/3/2014
Niente come godersi la tua poesia quando ho una notte piena di stelle. Semplicemente fantastico.
Manuel
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Grazie per avere apprezzato! Un caro saluto 😄😄😄
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ottima poesia
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Grazie, gentilissimo! Buona giornata.
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Riflessioni di un giorno che scorre nel tempo abitudinario e molto tranquillo . I fiori, il giardino con i bulbi interrati, l’agenda delle cose da espletare, il cielo che risponde uguale o vario a seconda dei giorni. Il profumo del pranzo che cuoce. Il cane che gratta alla porta e le stagioni che cambiano seguendo il loro ciclo naturale, ed in tutto ciò, la poetessa gestisce la sua piccola oasi di pace. Versi evocativi ed introspettivi che hanno dipinto un incantevole quadretto che, ho molto apprezzato. Complimenti, un caro saluto Rosanna!
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Grazie cara! Ho visto con piacere che hai il blog su WP. passo a leggerti. buona serata.
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