Bisognerà decidere

Bisognerà decidere
se uccidere la seduzione
o il silenzio.
Quando lasciar morire annegato
l’albero che spalanca la gola
fino alle radici.
Se far fuggire gli aironi
che lo ornano, grandi pigne nere
in equilibrio come pensieri fissi
se la secca bellezza esposta
anormale come la pace
raggiungerà mai la meta.
Decidere quando il bisturi del santo
farà uscire dalla ferita
Il nevischio e il fuoco…

L’abito adatto

*

La principessa afona
canta con l’abito rosso
a lume di candela.
Porge una mano
aperta e livida
sosta mite
sul tappeto prezioso
ormai consumato.
Non chiede
spiegazioni alla vita.

*

Borsa e scarpe nuove
legano stelle e nuvole.
La voce
ormai povera eclissi
lacera parole
ingolate tra brividi umidi
risparmia anche i sorrisi.

*

La speranza cerca
l’abito adatto
l’aggettivo scomparso
un disgelo che non arriverà.
Il disegno della natività
ha solo sfumature di terra
Nell’oro della cornice dorata
foglie isolate e statiche.

A lato

I cassetti ospitano
saluti e insulti
contratti e disdette
ricordano litigi dimenticati.
A lato il tagliacarte
ancora ride
tagliando
sillabe addomesticate.

*

Ospiti all’improvviso
sorridono nel grigio
reperibili al ricordo.
Hanno occhi lucidi
un riflesso viola.
La bontà che traspare
è nebbia umida
di santità postume.

*

L’assortimento di chiodi
resiste vicino alla tenda.
Un martello luccica.
La sedia sghemba
Aspetta un pronto soccorso
un nuovo equilibrio
mediocre, artificiale…

La maga

All’alba la maga dolente
appoggia ritrosie sul davanzale
struscia smanie sui vetri
ostenta movenze flessuose
ma il pensiero audace
castigato da uno sbadiglio
diventa fessura
buio luminoso che sbiadisce
nel giorno algido e remissivo…

*

Lui accende l’auto
la guarda e non la vede
inserisce la chiave
come un travaglio dovuto.
La fiaba oggi piagnucola
si accoccola
tra riti e pantofole.
Corpi senza peso
sognano il passato
falliti nel qui ed ora.

*

Tra tante illusioni verticali
solo il pioppo spezzato
espone lo sfacelo.
Il fulmine sceglie sempre
il più alto e lo umilia.
A terra i rami
spalancano urgenze
ormai bruciate.

Sillaba muta…

Il demonio muto

ricomincia a parlare.

Non trova riposo

dalla sua sapienza.

*

Per sei persone

sei stata protagonista assoluta

l’assenza-presenza infiammata di luce

ora porta, ora gomitolo

ma oggi solo sillaba

d’ alfabeto muto…

da Urgenze alfabetiche